Preparazione del campione
In generale, un campione preparato per l’autoradiografia deve essere asciugato completamente per ridurre al minimo l’attenuazione dell’emissione beta. La procedura di posizionare una macchia umida o un campione in un involucro di plastica o in un sacchetto degrada gravemente la sensibilità e la risoluzione, in particolare quando si utilizzano isotopi di energia inferiore (ad es. 35 S) ed elimina totalmente l’efficace rilevamento di 3 H. Inoltre, è importante che qualsiasi materiale assorbente usato in un esperimento sia quello che è caratterizzato dalla massima affinità per la biomolecola macchiata; ad es., nylon caricato positivamente per un acido nucleico. La scelta corretta della membrana garantisce che la radioattività sia più vicina alla superficie (definendo un lato attivo della macchia) che può essere posizionata più vicino alla pellicola e al fosforo per ottimizzare la sensibilità e la risoluzione spaziale.
La garanzia che una macchia sia in grado di essere rimossa e riesplorata dopo l’asciugatura per l’autoradiografia desta preoccupazioni. In generale, se le molecole macchiate sono reticolate in modo adeguato alla membrana e la macchia è opportunamente bloccata ed esplorata, la rimozione e la riesplorazione dopo l’asciugatura non sono influenzati negativamente.
La semplice definizione operativa di asciugato all’aria è sufficiente per l’uso con BioMax TranScreen, mentre la minima umidità può provocare gravi problemi di adesione e/o staticità se una macchia è esposta alla superficie di una pellicola. La superficie di BioMax TranScreen resiste in modo efficace all’effetto indesiderato che l’acqua e/o il ghiaccio avrebbero normalmente sul fosforo.
Camera oscura e lampade per camera oscura
IMPORTANTE: la pellicola BioMax MS è estremamente sensibile alla luce verde, gialla e blu e deve essere esposta solo al filtro per lampada per camera oscura GBX-2 rosso, solo con una lampadina da 7,5 o 15 watt. L’utilizzo di altri filtri per lampada per camera oscura o di lampadine dotate di maggiore potenza comporterà un aumento significativo della nebbia di sfondo sulla pellicola esposta. Fare riferimento alle istruzioni e alle precauzioni in dotazione con la pellicola. BioMax TranScreen è resistente all’esposizione alla luce per periodi di tempo indefiniti. Inoltre, il periodo di tempo di emissione della luce dopo l’esposizione al fosforo è sufficientemente breve (secondi) da non giustificare precauzioni speciali che comportino l’adattamento al buio dello schermo.
Istruzioni per l’uso del sistema BioMax TranScreen
PASSAGGIO 1: in condizioni di camera oscura adeguate, rimuovere la pellicola dalla confezione e inserirla nella cartella BioMax TranScreen. La cartella BioMax TranScreen è progettata per ridurre al minimo l’appannamento della pellicola dovuto alle condizioni della camera oscura inadeguate Fare riferimento alla sezione Camera oscura e illuminazione per camera oscura per informazioni sulle condizioni corrette della camera oscura.
PASSAGGIO 2: posizionare il lato attivo del campione sulla superficie ai fosfori della cartella come visualizzato nello schema.
PASSAGGIO 3: posizionare la combinazione di pellicola/schermo in una cassetta e chiuderla.
PASSAGGIO 4: la cassetta deve quindi essere posta in un congelatore (temperatura compresa fra -60 e -80 °C). È importante utilizzare il congelatore per ottimizzare la sensibilità del sistema.
PASSAGGIO 5: dopo l’esposizione, lasciare che la cassetta si riscaldi fino a raggiungere la temperatura ambiente per almeno 15 minuti prima dell’apertura. Tale operazione contribuirà a prevenire danni alla cerniera della cassetta e a ridurre al minimo la formazione di condensa di acqua sulla pellicola esposta, sul campione e sullo schermo BioMax TranScreen.
PASSAGGIO 6: in condizioni di camera oscura adeguate, aprire la cassetta e smontare la struttura a sandwich costruita. La cartella BioMax TranScreen è dentellata in un angolo per facilitare l’accesso alla pellicola.