Carestream al Convegno Annuale AISIS insieme all’Università Campus Bio-Medico di Roma

Cagliari, 15 Ottobre 2016 - Il Convegno Annuale AISIS quest’anno si è svolto a Cagliari il 13 e 14 ottobre, e come ogni anno ha riunito chi si occupa professionalmente di ICT nelle aziende sanitarie italiane, pubbliche o private, richiamando l’attenzione sulle problematiche connesse all’ultilizzo dell’ICT in sanità quale leva strategica di cambiamento.

Convegno Annuale AISIS Uno dei principali obiettivi di Convegno AISIS consiste nel focalizzare l’attenzione sul management dei sistemi informativi in ambiente sanitario e dare visibilità e rilievo a una funzione che, ancora troppo spesso, viene percepita con una valenza prettamente tecnologica.

Il tema di quest’anno “eHealth 2020” è un tentativo di esplorare i possibili scenari innovativi che attendono il mondo sanitario nei prossimi anni in modo da poterli anticipare e gestire proattivamente.

Carestream ha portato al convegno l’esperienza dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, raccontata dall’Ing. Alessandra Bollettieri attraverso un intervento dal titolo “La tecnologia per la collaborazione clinica”, che ha illustrato la loro esperienza con le soluzioni IT Carestream ripercorrendo il percorso che parte dall’implementazione di un PACS As-A-Service e arriva fino alla pianificazione di una piattaforma di tipo enterprise per la collaborazione clinica.

Carestream sta lavorando infatti al fianco dell’Università Campus Bio-Medico di Roma per offrire una risposta al bisogno di centralizzare l’archiviazione di tutte le immagine prodotte dall’ospedale, distribuire le immagini non-DICOM al di fuori della Radiologia, trovare uno strumento di refertazione flessibile e personalizzabile e utilizzare dispositivi mobili per l’acquisizione e la visualizzazione di immagini a supporto del clinico.

Carestream Clinical Collaboration Platform è infatti una piattaforma di imaging aziendale che rende facilmente accessibili le immagini critiche del paziente a tutti gli stakeholders del suo percorso di cura. Attraverso questa piattaforma modulare e personalizzabile le strutture sanitarie possono sperimentare una convergenza verso un unico sistema di gestione delle immagini da cui derivano economie di scala ottenibili su piattaforme HW e SW, miglioramento dei processi clinici e centralizzazione della protezione e della sicurezza del dato, nonché delle regole in materia di privacy.

Oltre a questo, adottare un’unica piattaforma significa migliorare il supporto ai percorsi diagnostici assistenziali incrementando la fruibilità dei dati e il livello di cura al paziente.